[Mostly Weekly ~246]
Astronavi in fiamme al largo dei bastioni di OpenAI e altre guerre
A cura di Antonio Dini
Numero 246 ~ 19 novembre 2023
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Le feste di Natale si avvicinano ma il "Dini Monotematico", il volumetto tratto dalla rubrica con il nostro dizionario tematico di lingua e cultura giapponese mica tanto. Speriamo bene, va.
Ah, quasi mi dimenticavo: se qualcuno non sa cosa ascoltare da qualche giorno c'è una nuova puntata di Tilde (opens new window), con Riccardo e il sottoscritto che chiacchierano.
Ok, penso sia tutto per questa intro. Intanto, buona lettura.
Friendship is unnecessary, like philosophy, like art, like the universe itself. It has no survival value; rather it is one of those things which give value to survival
– C.S. Lewis
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Editoriale
Dopo aver silurato il ceo di OpenAI (opens new window), Sam Altman, è guerra aperta con il Consiglio di amministrazione dell'azienda. Le ultime dicono che il CdA di OpenAI aveva accettato di dimettersi e di far rientrare Sam Altman e Greg Brockman (opens new window), ma ha poi preso tempo e non ci starebbe più; Altman vorrebbe cambiamenti significativi nella governance mentre una tonnellata di investitori stanno minacciando di togliere i soldi (opens new window) (ma non Microsoft). Intanto, c'è una lista di dimissioni dentro OpenAI che non finisce più: potrebbe esserci un esodo senza fine per una potenziale nuova azienda che Altman e Brockman stanno pensando di formare.
Ci vuole un po' di tempo per capire come finisce e soprattutto probabilmente non sapremo cos'è accaduto veramente, almeno per un po'. Un pezzetto di informazione utile (opens new window) secondo me è sapere che L'attuale Consiglio di amministrazione di OpenAI è composto dallo scienziato capo Ilya Sutskever, dall'amministratore delegato di Quora Adam D'Angelo, dall'ex amministratore delegato di GeoSim Systems Tasha McCauley e da Helen Toner, direttore della strategia del Centro per la sicurezza e le tecnologie emergenti di Georgetown. A differenza delle aziende tradizionali, il Consiglio di amministrazione di OpenAI non ha il compito di massimizzare il valore per gli azionisti e nessuno dei consiglieri detiene azioni di OpenAI. La loro missione dichiarata è invece quella di garantire la creazione di un'intelligenza artificiale generale "ampiamente vantaggiosa", o AGI.
Secondo diverse fonti, Sutskever, che è anche co-fondatore di OpenAI e guida i suoi ricercatori, è stato determinante per l'estromissione di Altman. Secondo le voci raccolte da The Verge e altri (opens new window), il suo ruolo nel colpo di stato suggerisce una lotta di potere tra la parte di ricerca e quella dei prodotti nell'azienda.
Dal punto di vista antropologico posso solo segnalare quanto la notizia di venerdì, con il licenziamento di Altman, abbia dato la stura a un'ondata di Schadenfreude un po' da tutte le parti. Serve a ricordare che la massima attribuita a Indro Montanelli non è valida solo da noi: "In Italia si perdona tutto fuorché il successo, tranne quando è immeritato".
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Le tentazioni delle carne
Questa settimana lascio per un attimo la tastiera all'Amaca (opens new window) di Michele Serra. Spero non me ne voglia.
Se dev’essere il principio di realtà a contare (perfino in politica), niente giustifica la fatwa del governo contro la carne coltivata. A partire dalla definizione, dolosamente falsa, che ne danno al ministero dell’Agricoltura: carne sintetica. Sintetico indica un procedimento chimico. Ma la “neo-carne” sarebbe prodotta attraverso la moltiplicazione di cellule staminali animali. Una bio-tecnologia, dunque. La chimica, semmai, prospera nell’attuale filiera della carne, sotto forma di fertilizzanti, diserbanti, farmaci.
Ovvio il principio di precauzione (vanno studiati a fondo eventuali effetti negativi), sacrosanto difendere la biodiversità (chianina, fassona e sorelle) e diffidare della brevettabilità del cibo, che consegna a tre o quattro consigli di amministrazione il governo mondiale dell’alimentazione. Ma l’idea di produrre carne partendo dal prelievo di poche cellule diminuirebbe l’ecatombe animale in atto (settanta miliardi di macellazioni ogni anno!) e metterebbe un argine a quello scandalo della modernità che sono gli allevamenti intensivi, con gli animali ridotti a pezzi di ricambio e stipati in spazi asfittici. La morte di esseri viventi a scopo alimentare fa parte della natura, che non è vegana. Ma farli vivere, per moltiplicare i profitti, in condizioni mostruose, è solamente un corollario dell’avidità umana.
Considerazioni etiche a parte, andrebbe poi valutato il beneficio ambientale: se invece dell’attuale ciclo che ci ostiniamo a chiamare, all’antica, “allevamento”, che richiede uno smisurato consumo di energia e di acqua e produce Co2 più di molti comparti industriali, si facesse strada un modo meno impattante e violento di produrre proteine animali, non sarebbe un passo in avanti?
Importante
La storia viene scritta dai vincitori. Ma probabilmente verrà riscritta dalle AI. Seguitemi un attimo. Da qui in avanti le parole chiave sono due: "informazione" e "fake". Per proteggere le redazioni giornalistiche del futuro dalla falsificazione dell'intelligenza artificiale, dobbiamo prima proteggere il passato. OpenOrigins cerca di proteggere (opens new window) le notizie dalla falsificazione dell'AI con delle "impronte digitali" delle notizie. Si è infatti parlato molto del problema della disinformazione potenziata dall'AI generativa. Le conseguenze dei contenuti sintetici fotorealistici sul modo in cui le testate acquisiscono i media sono note. Tuttavia, c'è un problema ancora più profondo e urgente che non ha ricevuto abbastanza attenzione: la sicurezza degli archivi e il loro valore a lungo termine di fronte ai contenuti fotorealistici generati dall'AI.
Qual è quel giornale online che pubblica 1.500 articoli al giorno? Ma il Mail Online (opens new window) (cioè Daily Mail) ovviamente. Che è un giornale-rumenta di proporzioni bibliche. Invece il Mirror (altra rumenta industriale) ne fa "solo" 950. Segue il Guardian con 400 circa, ma sta diminuendo.
C'è un termine che al momento è molto popolare nel settore dell'e-commerce cinese: chuhai, che significa "avventurarsi all'estero". La Cina ospita alcune delle più grandi piattaforme di shopping online, tra cui Taobao e JDcom, ma è solo di recente che il settore ha guardato oltre i confini del Paese. Ora, piattaforme come Temu, Shein e TikTok Shop sono state lanciate per rivolgersi specificamente ai mercati internazionali e la loro ascesa è stata astronomica. Nel loro ultimo progetto, China: The world's shopping cart (opens new window), quelli di Rest of World analizzano come la nuova ondata di tecnologia cinese stia cambiando il modo di fare acquisti nel resto del mondo.
Sempre dalla Cina, i produttori di auto elettriche BYD e le loro ambizioni planetarie (opens new window).
Curare il colesterolo alto con una monodose di un nuovo farmaco (una terapia genica che edita il Dna delle cellule del fegato) a quanto pare (opens new window) potrebbe risolvere il problema delle terapie a vita che si usano oggi per evitare infarti e altri problemi dovuti alle arterie intasate.
Viaggiare è molto, molto interessante. Viaggiare con solo uno zaino in spalla ancora di più. Bisogna però che quello zaino sia fatto bene. Qualche idea per viaggiatori di sesso maschile (opens new window) (per via delle dimensioni) da quelli di Pakt, che hanno un modello minimalista ed egregio. Qui altri consigli (opens new window) e qui una lista di cose da portare (opens new window) per viaggiare solo con lo zaino modello escursionisti da città. (Tra qualche giorno mi carico lo zaino in spalla e mi metto in movimento anche io: se ne parla più avanti).
Yamato
Come dicevo, intravedo problemi all'orizzonte per il Dini Monotematico (almeno, sulla distanza natalizia) ma a parte questo siamo sempre in pausa per i nuovi termini del dizionario tematico di giapponese.
Italiana
Queste storie di Repubblica dei piani B (opens new window), di quelli che hanno cambiato vita, mi affascinano e al tempo stesso fanno sorridere per l'ingenuità della messa in scena. Non le storie, per l'amor di Dio, che sono persone, vite e sentimenti veri. Ma per la scelta, quasi anni Settanta, delle traiettorie semplici con le narrazioni di un Paese che sta semplicemente disintegrandosi ma non se ne rende conto e guarda ancora il fiore che appassisce nella mano di un personaggio che intanto è svanito nel nulla.
Non esistono le persone stonate (opens new window), non esistono le persone stonate (opens new window), non esistono le persone stonate (opens new window).
Cosa vuol dire Op-Ed nei giornali americani? Facile (opens new window). Ancora più facile (opens new window). (archivio (opens new window))
Per la serie "Che fine hanno fatto" ecco a voi Alessia Merz la quale, secondo i titolisti del Corriere (opens new window), una volta rediviva non aveva di meglio da fare che difendere Gianni Boncompagni.
La Marvel si è impantanata? (opens new window)
Multimedia
Minimalism: Official Netflix Documentary (Entire Film (opens new window)).
The Amish way of life (Full Documentary (opens new window)).
Our Monthly Cost of Living in Mexico 2023 (Day in The Life (opens new window)).
Tsundoku
George Cochrane è tornato su Kickstarter (opens new window) con una edizione a stampa della Divina Commedia di Dante miniata a mano. Un maestro? (opens new window) Se sembra una fregatura, è perché probabilmente lo è. Ha pure sbagliato il titolo.
Il pensiero giapponese (opens new window) di Le Yen Mai è un viaggio nello stile di vita del Sol Levante. Uno dei millemila libri usciti negli ultimi due anni sul Giappone. Ma carino: in questa lunga, metaforica camminata attraverso Kyoto e alcuni siti della regione del Kansai, quindici luoghi diventano l'occasione ideale per immergerci in altrettanti concetti fondanti del pensiero filosofico, spirituale, culturale e sociale del paese nipponico.
L’ora di greco (opens new window) di Han Kang è lì che mi aspetta nella Feltrinelli dietro casa. La storia è tutta a Seoul ma ha una prospettiva diversa, viaggia lontano. Una donna che soffre di mutismo indotto da traumi, Platone, un anziano insegnante coreano di greco che ha vissuto in Germania. Il libro ha "una voce limpida e familiare che arriva da un altro pianeta".
Coffee break
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Al-Khwarizmi
Google ha aggiornato le sue chiavette di sicurezza Titan (opens new window) per includere il supporto per le passkey, consentendo agli utenti di memorizzarne fino a 250. Questa potrebbe essere un'alternativa, o un'aggiunta, molto gradita ai passkey sugli smartphone. Google ha anche annunciato che ne regalerà 100 mila agli utenti ad alto rischio di tutto il mondo. Invece, per chi non ne avesse idea: cosa sono le passkey (opens new window).
Scrivo tutto in testo semplice pitturato di Markdown con iA Writer (opens new window) come strumento preferito più git per la gestione della sincronizzazione, versioni dei testi e pubblicazione di Mostly Here. Ma ho anche un altro software, un coltellino svizzero che mi fa da portolano e palinsesto. Si chiama Drafts (opens new window) (date un'occhiata alla guida (opens new window)) e lo consiglio a chi ha chi sta nel mondo Apple.
Se siete in fuga dal marketing delle aziende e dalla proiezione commerciale sia nelle testate specializzate che nei video dei creator, sappiate che il posto migliore dove trovare le recensioni dei prodotti (soprattutto tech) pare sia diventato Reddit (opens new window).
La coda lunga
Per tutti i terrapiattisti all'ascolto che non credono nel Big Bang, ricordo che non è corretto definirla una "teoria" (nel senso di qualcosa di non vero perché deve essere verificato) più di quanto non sia corretto definire i principi della termodinamica una teoria, perché possiamo letteralmente misurarne gli effetti del Big Bang.
Viviamo in un universo osservabile che ha un diametro di 92 miliardi di anni luce e un'età di circa 13,8 miliardi di anni. È visibile e misurabile che ha avuto inizio da un singolo punto e che si è espanso con estrema rapidità a una velocità superiore a quella della luce e si sta ancora espandendo molto più velocemente della velocità della luce ed è in accelerazione.
Come facciamo a sapere che il Big Bang è nato da un singolo punto? Misurando la temperatura di punti alle estremità opposte dei 92 miliardi di anni luce e rilevando che hanno esattamente la stessa temperatura.
Sono punti talmente lontani nel tempo e nello spazio che non c'è modo che possano condividere una temperatura così incredibilmente simile e precisa, a meno che in qualche momento del passato molto lontano non siano stati molto vicini l'uno all'altro. Quel momento è il Big Bang.
Ancora, c'è poi la radiazione cosmica di fondo, abbreviata in CMBR, dall'inglese Cosmic Microwave Background Radiation. È la radiazione elettromagnetica che permea tutto l'universo osservabile, ed è quello che possiamo misurare direttamente del Big Bang. È il "rumore" che ha fatto.
Per dirla facile, il Big Bang esiste perché c'è l'espansione secondo la legge di Hubble, che si può osservare nel redshift delle galassie; ci sono le misure dettagliate della radiazione cosmica di fondo; c'è l'abbondanza degli elementi leggeri nel cosmo.
Inoltre, usando la matematica, possiamo riportare alla luce gli istanti successivi al Big Bang, persino i primi nanosecondi. Questo è quello che sappiamo. Tuttavia, cosa abbia causato l'improvvisa espansione dello spaziotempo che è culminata nell'Universo, non lo sappiamo.
Non sappiamo cosa c'era prima e se questo avverbio che indica precedenza temporale (prima) significa qualcosa. L'Universo è infinito nel tempo e nello spazio? Non lo sappiamo perché non lo possiamo misurare. Attingendo ad altre fonti metafisiche di "informazione" (le rivelazioni) ne abbiamo notizia ma sono cose "per sentito dire". Informazioni impossibili da verificare. Fantasie? In realtà le persone religiose la chiamano fede. Essa però deve convivere con quello che sappiamo, che non è poco, perlomeno rispetto a quel poco o niente che abbiamo avuto a disposizione per il 99% del tempo dell'esistenza della nostra specie.
I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.
“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”
– G.K. Chesterton
END
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