[Mostly Weekly ~119]

Riconnettersi


A cura di Antonio Dini
Numero 119 ~ 13 giugno 2021

Buona domenica! Io sono Antonio Dini e voi vi siete davvero iscritti a Mostly Weekly, la newsletter settimanale che esce quando è pronta. Come ho letto qualche giorno fa nella pubblicità di un'agenzia di viaggi, è il momento di riconnettersi. Con i viaggi, con l'estate, con il mondo, con le distanze, con le altre persone, con l'attività fisica all'aria aperta, con il proprio corpo, invecchiato di un anno passato malamente. Per la seconda volta. E quindi, riconnettiamoci!

Mostly Weekly è aperta a tutti, senza pubblicità o affiliazioni: una donazione su (Liberapay (opens new window) o via PayPal (opens new window)) è però molto apprezzata.

Intanto, buona lettura


A life is like a garden. Perfect moments can be had, but not preserved, except in memory.
-- Leonard Nimoy



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Le magnifiche ed elettriche sorti
Qualche giorno fa un amico che sta cambiando lavoro mi diceva che il suo nuovo gruppo prevede che l'auto aziendale sia green, cioè elettrica o almeno ibrida. Gli ho suggerito di saltare su una elettrica, lui tituba e invece suggerisce l'ibrida. Ci sono motivi di praticità per l'auto di lavoro (dove ricarico l'elettrica? con quali tempi?) però ho avvertito uno scetticismo più profondo.

Ora, a parte il mio entusiasmo per il full electric e la Tesla in particolare (dopotutto ho guidata una Model 3 (opens new window) per un paio di settimane con notevole soddisfazione mia e della famiglia), dalla mia parte c'è anche un crescente coro di esperti che sostiene (opens new window) che le auto elettriche diventeranno la norma prima di quanto uno non si aspetti.

A questa idea, però, molte persone (soprattutto maschi di mezza età) reagiscono malamente, considerando l'idea dell'auto elettrica nella loro vita di adulti come Douglas Adams diceva avremmo considerato le nuove tecnologie:

  1. Tutto quello che è al mondo quando nasci è normale e banale ed è semplicemente parte del modo in cui il mondo funziona;
  2. Tutto quello che viene inventato dai tuoi 15 ai tuoi 35 anni è nuovo, eccitante e rivoluzionario, e con un po' di fortuna potresti fare carriera usandolo;
  3. Tutto quello che viene inventato dopo i tuoi 35 anni è contro l'ordine naturale delle cose (e per alcuni anche l'inizio della fine della civiltà come la conosciamo).

Secondo me la Model 3 in Italia era già comprabile nel 2019, figuriamoci nel 2021. Dal mio punto di vista di persona di mezza età, sono contento di essere campato abbastanza a lungo da poter vedere l'inizio di questo passaggio e averlo "assaggiato", altroché. Evviva l'elettrico, ed evviva anche quello che verrà dopo.

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Passare, ripartire
Passare, ripartire ~ Foto © Antonio Dini

Importantologica

Perché Epic ce l'ha tanto con Apple?
La battaglia di Epic contro Apple è evidentemente una battaglia economica. La domanda però è perché Epic vuole affrontare adesso e con così tanta determinazione questo scontro legale che potrebbe finire molto male e che le sta costando un sacco di soldi. La realtà è che si tratta di un ostacolo per un progetto molto più ambizioso e che riguarda il gioco online dell'azienda. Fortnite può essere scaricato gratuitamente, ma i suoi acquisti in-app hanno aiutato Epic a guadagnare circa un miliardo di dollari nel 2020. Apple prende una "tassa" del 30% su tutte le transazioni sull'App Store (per gli sviluppatori più grandi). I clienti iOS hanno generato 700 milioni di dollari di fatturato per Epic nei due anni in cui la app è stata disponibile. Questo è un ostacolo per il futuro: Epic infatti vuole costruire un vero e proprio paradiso online chiamato (fantasia!) "Metaverse", in cui le proprietà intellettuali dei supereroi (opens new window) di proprietà di diverse aziende diverse (Marvel, Dc, e tanti altri) possano interagire. E si farà anche la spesa dell'abbigliamento griffato virtuale. Epic sta bruciando una montagna di denaro combattendo contro Apple perché è convinta che farà molti più soldi (opens new window) man mano che si espande e realizza il suo progetto del Metaverse.

La quinta vita di Chris
Ho conosciuto Chris Anderson quando faceva il direttore di Wired Usa. Andai a intervistarlo qualche mese prima che uscisse il suo libro "The long tail" e so di essere stato il primo a parlarne in Italia. Anderson, che è laureato in fisica, è sempre stato un giornalista atipico. Dopo Wired e la coda lunga e l'idea dell'economia del "free" e del "freemium" lui ha in realtà investito molto sui maker e la stampa 3d. L'ho intervistato di nuovo a Milano (opens new window), a margine di un forum in cui spiegava che la prospettiva della stampa 3d come industria occidentale era sbagliata perché in Cina potevano fare di più, meglio e a meno. Secondo lui per i maker il futuro sarebbe stato il software. Nel frattempo da giornalista e ricercatore era diventato imprenditore. Adesso (opens new window), Kitty Hawk, la società del miliardario Larry Page (uno dei due di Google) che vuole creare aerotaxi (i taxi che volano) completamente robotizzati, ha comprato la società per il software dei droni di Anderson, che si chiama 3D Robotics, e Anderson diventerà il capo delle operazioni di Kitty Hawk.

Le mani nella marmellata
Irs,l'agenzia delle entrate americane, sta cercando dei fornitori (opens new window) in grado di forzare i wallet delle criptovalute. Si tratta di piccole unità hardware dalle dimensioni di una chiavetta, che tengono in modo sicuro e fisicamente non connesso a internet il borsellino con dentro i bitcoin o qualsiasi altra criptovaluta. Spesso l'Irs entra in possesso di questi dispositivi durante i sequestri per un accertamento fiscale, ma non è in grado di aprirli senza la collaborazione del soggetto interessato (che non ha alcun interesse a collaborare). Con l'aiuto di terze parti l'Irs vuole poter "aprire" i borsellini e accertare quanti coin ci sono dentro. Se ci riesce, introdurrà un nuovo livello di insicurezza per tutti i borsellini elettronici hardware del pianeta.

Il raggio della morte, solo lento
L'ho letta con un certo ritardo (opens new window), ma è una storia affascinante della quale stanno cominciando ad emergere solo adesso gli estremo. La misteriosa sindrome identificata a Cuba che ha colpito gli agenti segreti americani a partire dagli anni Novanta è in realtà collegata a un vero e proprio sistema di armi a microonde. Il sistema è stato progettato per irraggiare lo spazio dove abita il bersaglio con fasci di microonde e causare numerosi effetti fisici negativi. Le vittime riferiscono di sentirsi strane quando prese di mira e poi mostrano sintomi neurologici invalidanti decenni dopo. Le agenzie di intelligence statunitensi stanno ammettendo che si tratta di veri attacchi e stanno iniziando a dare ad alcune delle vittime le cure di cui hanno bisogno.

Ricchi di spirito e di Antigone
Nei giorni scorsi ProPublica ha messo online una inchiesta in cui pubblica le dichiarazioni dei redditi (opens new window) dei ricconi americani ricevute anonimamente via internet. E si è aperto il cielo. La critica principale (opens new window) è che, pubblicando i dati, il giornale viola la privacy dei ricconi. Inoltre, dicono, i giornalisti non hanno capito come funzionano le dichiarazioni dei redditi, il concetto di elusione fiscale rispetto a quello di evasione, e soprattutto che non si può essere costretti a pagare le tasse sull'aumento di valore delle azioni che uno ha in cassetta di sicurezza.

Nel senso: se Jeff Bezos possiede mettiamo mille azioni dell'azienda che ha fondato, e queste azioni raddoppiano di valore, non è che lui poi deve pagare le tasse sopra questo aumento di valore, se non le vende. Un argomento talmente falsamente logico (opens new window) (si chiama "argomento fantoccio" o straw man argument in ingese (opens new window)) che il server su cui è ospitata la pagina rischia di trasformarsi in un buco nero e scomparire.

Non è così facile spiegare la cosa, però, perché è complicata (come tutto, nella vita: per questo aspiriamo alla semplicità) e richiede valutazioni di piani diversi. Ci sono infatti leggi e batterie di avvocati e commercialisti che permettono a quella percentuale minima di persone che detengono più dell'80% della ricchezza del pianeta di pagare uno zero virgola di tasse. Questo lo sappiamo ed è normale che sia così, ma non giusto.

Addirittura, persone come Bill Gates (e prima di lui Ted Turner) hanno comprato quantitativi tali di terra coltivabile negli Usa che sono diventati i più grandi latifondisti degli Usa (opens new window). Altre cose divertenti si potrebbero dire degli altri super-ricchi. Ma la cosa strana non è questa.

Invece, è strano che ci siano parecchie "persone qualunque" che li proteggono con passione e determinazione degna di ben altre cause. Perché? Per egoismo, cioè perché pensano e sperano un giorno di trovarsi nella stessa situazione? Spero di no. Se anche non ci mettiamo a osservare come l'esistenza stessa di un sistema che accumula ricchezza su questa scala e per così poche persone sia ingiustificabile, bisogna comunque che sappiano, i singoli non ricchi che ritengano un giorno di poter vincere la lotteria sociale della ricchezza, che è per loro impossibile. Il sistema attuale prevede esplicitamente che questa lotteria non possa matematicamente essere vinta. Anzi, non esiste neanche. Nessuno di noi può diventare ricco come Jeff Bezos, non è semplicemente possibile. Neanche se siete già milionari.

Invece, l'altro possibile motivo per cui qualcuno possa voler difendere il livello ridicolo di tassazione delle persone estremamente ricche è che ritenga in qualche maniera ingiusto che venga attaccato. Sia perché la legge è dalla loro parte sia perché il fatto stesso di sapere queste cose viola la privacy dei super-ricchi. Cioè, dicono, è giusto così e voi siete nel torto a voler dire una cosa diversa.

Falso. Già Sofocle, il secondo del canone dei tre grandi tragici greci, aveva messo in scena con Antigone il conflitto tra legge morale e legge scritta: ciò che è giusto e ciò che è obbligatorio. Per Antigone il conflitto stava nel dare sepoltura al fratello Polinice andando contro la volontà del nuovo re di Tebe, Creonte, che l'ha vietata con un decreto. Antigone nella tragedia di Sofocle sfida Creonte perché fa quel che ritiene sia giusto, a differenza invece di quel che farà Socrate bevendo la cicuta e abbandonandosi così alla legge dello Stato (e al suicidio obbligato). La rivoluzione esiste, essere rivoluzionari è giusto e fare la rivoluzione, come fare lo sciopero, fa male agli altri e anche a chi la fa. È una teoria del conflitto, alla base dell'agire sociale e soprattutto dei processi di cambiamento. Il cambiamento è naturale, la stasi e l'accumulazione infinita, no.

Se le persone estremamente ricche non pagano tasse se non su percentuali ridicole, possono avere tutte le norme e i ragionamenti giuridici del mondo dalla loro parte: quel che è necessario fare è cambiare (democraticamente) le leggi sino ad arrivare a leggi che siano moralmente corrette. Anche perché è un braccio di ferro che per adesso sta vincendo l'1 percento. Ma la pressione che cova sotto, se non viene usata creativamente e in modo saggio per generare una trasformazione positiva, diventa inevitabilmente esplosiva. Basta riprendere il manuale di storia delle scuole medie per capirlo.


Yamatologica

Mikasa (三笠)
Il termine di questa settimana per il nostro dizionario tematico di giapponese è Mikasa (三笠), il nome di una nave da guerra della marina imperiale giapponese. Tecnicamente è una corazzata pluricalibro pre-dreadnought, cioè costruita con il paradigma utilizzato prima della realizzazione della HSM Dreadnought nel 1906 dalla Royal Navy britannica, che era invece dotata di cannoni dello stesso calibro azionati da turbine a vapore. La Mikasa è importante per un altro motivo: è l'ultima corazzata pre-dreadnought ancora esistente. Si trova nel Mikasa Park a Yokosuka, vicino alla base della Marina statunitense (che dalla fine della Seconda guerra mondiale mantiene basi operative nel territorio giapponese), a un tiro di schioppo dalla stazione della JR di Yokosuka-chūō, per chi volesse andare a visitarla e apprezzare l'allestimento museale creato a partire dalla lettera pubblicato sul Japan Times del 1955 e scritta dall'uomo d'affari britannico John Rubin per denunciare lo stato di abbandono della nave (che era stata disarmata, era diventata anche una sala da ballo galleggiante e all'epoca giaceva abbandonata). Il recupero della Mikasa è stato il recupero anche di un pezzo di storia giapponese importante, oltre che di storia delle navi da guerra. Il nome viene da una montagna nella provincia di Nara: monte Mikasa (三笠山 Mikasa-yama), che oggi si chiama monte Wakakusa (若草山, Wakakusa-yama). Lunga 131 metri, la corazzata venne costruita dopo che il Mikado giapponese si rese conto, durante la prima guerra sino-giapponese (1894-1895), che la dottrina della guerra per mare doveva cambiare e richiedeva navi di grandi dimensioni e potenza. Questo a sua volta richiedeva uno sforzo industriale enorme, che il Giappone affrontò nei successivi dieci anni, producendo sei corazzate e sei incrociatori. Gli ultimi dei quali vennero però impostati dalla Vickers nei cantieri di Barrow-in-Furness in Inghilterra. La Mikasa fu l'ultima di queste corazzate realizzate in Gran Bretagna tra il 1899 e il 1900, e restò in servizio dal 1902 al 1923. Fu la nave ammiraglia del marchese Tōgō Heihachirō (東郷 平八郎) ed ebbe un ruolo centrale nella guerra russo-giapponese del 1904-1905, dalla battaglia di Port Arthur (durante il secondo giorno di guerra) alla battaglie del Mar Giallo (黄海海戦) e degli stretti di Tsushima (対馬沖海戦). Non è possibile sovrastimare l'importanza di questa guerra, che per la prima volta non solo fermò ma addirittura mise in ginocchio una potenza coloniale occidentale. Lo zar voleva controllare la Manciuria e la Corea, così come lo voleva l'imperatore giapponese. Nessuno immaginava che la flotta baltica della Marina imperiale russa, già in fortissima difficoltà e in pessime condizioni, sarebbe stata sconfitta in modo così completo e disastroso. I giapponesi, guidati da Tōgō, persero pochissime navi. Per i russi fu un massacro. Ne approfittò il Comitato centrale dell'Organizzazione social-democratica russa (in breve: i clandestini rivoluzionari) che dopo la guerra preparò l'ammutinamento a bordo della corazzata Potemkin, passato alla storia non solo della futura Unione sovietica ma anche della cinematografia mondiale con il capolavoro di Sergei Eisenstein. Ne seguì la rivoluzione che travolse lo Zar e tutto l'impero russo. Invece, grazie ai comandi impartiti dalla tolda della Mikasa, per la prima volta vennero testati e verificati i presupposti militari dell'imperialismo giapponese, che acquistò un ruolo centrale in Asia e divenne in brevissimo tempo la nuova potenza mondiale con la quale fare i conti. C'era già il seme della Seconda guerra mondiale, insomma. E l'ironia della storia, oltre che un senso delle proporzioni molto diverso da quello comune, vuole che oggi il simbolo di quella fioritura drammatica, la Mikasa, sieda accanto a una nocca del pugno di ferro americano in Asia.

Il nuovo motore termico a idrogeno di Toyota
Toyota ha costruito un motore a combustione interna che usa l'idrogeno e sembra che abbia una resa fantastica. Infatti, l'azienda ha recentemente presentato (opens new window) una Corolla dotata di un motore a combustione interna che utilizza idrogeno anziché derivati del petrolio. È dotato di un sistema di trazione integrale e il suo scarico emette gli stessi suoni di un veicolo a benzina. L'auto utilizza il 100% di idrogeno senza contenuto di benzina. Emette ancora alcuni gas nocivi, ma molti meno di un'auto a benzina pura. La Corolla corre in alcune gare, inclusa l'edizione del 2021 della Super Taikyu 24 Hour Endurance Series, per far evolvere il più velocemente possibile le prestazioni del motore.


Variologica ed eventualogica

NDA
Per anni la televisione ha giocato con gli accordi prematrimoniali di star e imprenditori, strumenti legali per tutelare la parte ricca nel caso dell'inevitabile e costoso divorzio. Adesso c'è un altro tema (opens new window) altrettanto fetido e da rivista di gossip pronto per le masse: gli accordi di non divulgazione (NDA) che la superstar del cinema o della musica che hai conosciuto a una festa ti fa firmare subito prima di andare a letto con te. Così non lo puoi raccontare a nessuno, e neanche dire che hai firmato un NDA.

Gonzo journalism
Una giornalista radiofonica danese è andata a intervistare gente per la riapertura dei locali, in particolare uno per scambisti. E ha intervistato un tizio (opens new window) contemporaneamente facendoci sesso. Se è vero, è sbagliato. È come andare a fare un reportage sulla guerra e già che ci sei metterti a sparare anche tu.

Giornalismo investigativo hi-tech
Nel giugno dello scorso anno, un gruppo affiliato dei cartelli ransomware REvil e Ragnar Locker ha pubblicato una serie di offerte di lavoro su un forum di hacker. E per chiarire che facevano sul serio, hanno depositato un milione di dollari in bitcoin nel loro portafoglio sul forum. Questo articolo (opens new window) racconta tutta l'inchiesta giornalistica, a partire da quando è stata fatta domanda per la posizione nell'organizzazione, chiedendo di saperne di più. L'indagine ha rivelato che i criminali informatici avevano un contatto privilegiato in uno exchange di criptovalute che li ha aiutati a convertire i bitcoin ottenuti dalle richieste di riscatto in ransomware in contanti.

Solo lettera, niente busta
Giorni fa sono incappato di nuovo nella surreale richiesta dell'Agenzia delle entrate di inviare dei documenti con "plico raccomandato senza busta (opens new window)". Non ho idea di che senso abbia e perché sia mai stata pensata una cosa del genere. Comunque, per assonanza (perché non credo funzionerebbero) qui c'è una serie di tecniche per fare lettere senza usare buste o perlomeno chiudendole per bene (opens new window).

La mammetta francese
La cosa bella degli americani è che sono contemporaneamente ingenui e furbacchioni. Prendete questo articolo aspirazionale (opens new window) e acchiappa click su Medium. Pronto per l'estate, per qualsiasi estate, mette in scena la voce di una donna e madre stracarica e stanca che vede arrivare l'epitome dello stile rustico: la mamma francese con tre figli che va in spiaggia totalmente senza niente. Solo costumi e lei, in più, un tascabile da leggere. La mamma buttata sulla sabbia a leggere, i bambini a giocare per i fatti loro, e poi quando arriva il momento prendono e se ne vanno come dei cani randagi qualunque. L'invidia per i buoni selvaggi della mamma consumista stracarica di beni di qualsiasi genere è un archetipo dell'inconscio collettivo americano, comprensivo di stile per la femme francese (quella che non si depila le sopracciglia) e priva di qualsiasi buon senso (l'eritema solare, questo sconosciuto). È un esempio, quasi una parabola dei Vangeli nella sua ideale irrealtà. E soprattutto tira click, offre un momento di consolazione ("Oh Signora, non son degna"), di redenzione ("Ora sono selvaggia anche io") e offre una prospettiva originale sul tema del minimalismo estremo. Perfetto e da buttare nel cesso, al tempo stesso.

La madre di tutte le low cost
Esattamente cinquant'anni fa, giorno più giorno meno, a Dalls, in Texas, nasceva Southwest, la prima compagnia con un modello di business (sviluppato alcuni anni dopo la nascita) cosiddetto low-cost, che è stato uno dei fattori di innovazione e cambiamento principali delle nostre società. Questa è la loro storia (opens new window) con anche le riflessioni su come affrontare il cambiamento epocale che il settore del trasporto aereo si trova ad affrontare.

Pochi ma buoni
A questo indirizzo (opens new window) si trova una visualizzazione delle cerchie delle amicizie di una persona: è il numero indicativo di persone con cui è ragionevole avere relazioni significative a vari livelli di intimità (1-2 amici intimi, 5 amici cari, 15 migliori amici, ecc.). Mi fanno impazzire le "Cinquemila facce note". Oltre, il niente.

Una sicurezza (forse)
A quanto pare, secondo il governo americano gli alieni non hanno visitato la Terra (opens new window) in tempi recenti. Forse. E questi distinguo fatti per strategia legale da quattro soldi, di quelle che se poi saltano fuori gli alieni non ci possono fare causa e chiedere il risarcimento perché non abbiamo mai detto "no", ma solo "forse no", fa ridere ma è anche il segno dei tempi in cui viviamo.

L'optogenetica portatile arriva per i topi
L'optogenetica è un metodo per controllare i neuroni con la luce. Un gruppo di ricercatori della Northwestern University (opens new window) ha costruito un dispositivo optogenetico ultraminiaturizzato, wireless, senza batterie e completamente impiantabile per i topi che gli ha permesso di osservare i piccoli animali mentre interagiscono socialmente in ambienti complessi. La tecnologia è stata utilizzata per studiare come si formano e si rompono i legami sociali e come sorgono le gerarchie tra i topi. I ricercatori possono controllare la luce usata per modificare il comportamento degli animali in modalità wireless e in tempo reale da un cruscotto digitale su un computer. Se ci fosse ancora Philip K. Dick chissà che ispirazione ne avrebbe tratto.

Il vaccino per l'asma
La metà dei pazienti asmatici mostra una produzione eccessiva di due molecole infiammatorie nelle vie aeree. Sono stati sviluppati trattamenti per bloccare l'azione di queste molecole, ma sono costosi e non sono adatti per la terapia a lungo termine. Un gruppo di ricercatori ha sviluppato (opens new window) un vaccino che induce il corpo a produrre i propri anticorpi contro quelle molecole infiammanti. È stato dimostrato che il vaccino ha successo nel produrre gli anticorpi desiderati nei topi fino a un anno dopo l'immunizzazione. Il vaccino può essere efficace anche contro altre malattie allergiche.

Il gene dell'epilessia
Scienziati della provincia del Guangdong, nella Cina meridionale, hanno scoperto un gene responsabile dell'epilessia (opens new window). Le varianti UNC13B sono state trovate in otto famiglie non imparentate in cui sono presenti 446 casi con epilessia parziale. L'epilessia parziale può anche essere causata da traumi, infezioni, anomalie immunitarie o neoplasie. Un'ulteriore analisi ha rilevato che l'epilessia parziale causata dalle varianti geniche può essere gestita clinicamente con la terapia antiepilettica.

Una nuova aurora (boreale)
I fisici dell'Università dell'Iowa hanno scoperto un nuovo tipo di aurora in un video di quasi due decenni fa. Si tratta di un fenomeno singolare, con una forme di aurora diffusa che viene improvvisamente cancellata in modo parziale. Un fenomeno simile era noto e fa parte del bagliore di colore e intensità simile allo sfondo dell'aurora, che a volte si scurisce e poi riappare improvvisamente. Non è noto se queste nuove aurore siano fenomeni rari, poiché sono stati appena notati e gli scienziati non hanno ancora iniziato a cercarli sistematicamente. Nell'articolo c'è un video di 20 secondi (opens new window) che mostra le differenti aurore boreali diffuse.

L'astronave di Icaro
La sonda solare Parker della Nasa è stata lanciata nel 2018. Adesso è più vicina al Sole (opens new window) di qualsiasi altro veicolo spaziale. La sonda viaggerà a meno di sette milioni di chilometri dal centro della nostra stella, sette volte più vicino di qualsiasi missione precedente. Mentre continua a muoversi andando oltre il Sole, raggiungerà una velocità massima di 690mila chilometri all'ora. La missione dovrebbe fornire informazioni sui meccanismi alla base del vento solare e dell'alta temperatura della corona solare.

Rientro incontrollato
Perché la Cina non si cura del rientro dei suoi vettori? E perché questo è un enorme problema per lo spazio di tutti? Lo abbiamo imparato con il razzo cinese Long March 5B. Non è stata la prima volta (opens new window) che la China National Space Administration ha optato per un rientro incontrollato. I rientri incontrollati sono pericolosi in quanto pezzi di detriti possono causare danni su parti abitate del pianeta. Non si sa con precisione dove un razzo possa rientrare, ma la sua traiettoria irregolare lo fa passare diverse aree popolate. Non ci sono regolamenti internazionali che richiedono rientri controllati, ma è la pratica diffusa delle agenzie spaziali di tutto il mondo. Ed è moto difficile da pianificare, richiede non solo aggiustamenti nelle fasi finali del rientro ma anche un modo diverso di progettare i vettori e una programmazione del volo strutturata in un'altra maniera. Per fare prima e andare più lontano con il suo programma spaziale molto ambizioso la Cina ha invece deciso di prendere questa scorciatoia, che un giorno però potrebbe costarle cara.

I droni ora possono volare da soli
Con le auto ancora non ci siamo, invece con i droni sorprendentemente siamo già arrivati all'autonomia aerea di livello 4, cioè il volo non controllato. Exyn Technologies, una società che sviluppa la tecnologia dei droni autonomi per l'industria e la difesa, ha recentemente dimostrato un'autonomia di livello 4 in un sistema aereo. I suoi droni sono in grado di esplorare in volo libero spazi complessi a velocità fino a due metri al secondo. La società intende commercializzare le nuove capacità di volo autonome di livello 4 nei prossimi mesi. Nell'articolo (opens new window) è disponibile un video che mostra uno dei droni di Exyn che mappa autonomamente un'area.

Stampa 3D con il legno
Forust è un nuovo strumento di Desktop Metal che utilizza il legno per stampare oggetti in 3D. La tecnologia utilizza cellulosa e lignina, entrambi sottoprodotti dell'industria della carta e del legno. L'elenco dei prodotti di Desktop Metal (opens new window) include particolari architettonici, prodotti per la casa e interi mobili. La società ha recentemente acquisito una nuova tecnologia da Figur Machine Tools per 3,5 milioni di dollari. Desktop Metal ha annunciato l'intenzione di diventare quotarsi nel 2020.

Little sister
I newyorkesi avranno una sorpresa questa estate per il giorno dell'Indipendenza (il 4 di luglio). La Francia sta spedendo (opens new window) la "sorellina", una statua in bronzo uguale alla statua della Libertà (mandata dai francesi, a suo tempo, con una storia piuttosto interessante) grande un sedicesimo dell'originale. La statua piccola è un prestito del Museo nazionale di arti moderne (Cnam) di Parigi, che dal 2011 l'ha tenuta in giardino. Verrà portata a New York e tenuta dal 1 al 5 luglio ad Ellis Island, l'altra isola davanti a quella su cui poggia la "sorellona" originale.

Il grattacielo infinito di Oppo
Oppo, che qui conosciamo per i telefonini, sta costruendo (opens new window) una nuova torre a Hangzhou, in Cina. La O-Tower avrà un design a forma di "anello infinito" (quelle cose stile Moebius, per intendersi) con un cortile aperto al centro. L'edificio, progettato dallo studio di architettura danese "Big" (il nome è tutto un programma) ha l'ambizione di essere il punto di riferimento iconico e il gateway per il nuovo quartiere degli affari della città. La forma dell'edificio fornisce a ogni piano più luce e più aria fresca di quella che si potrebbe ottenere con una forma a torre tradizionale. Le immagini del progetto della torre sono disponibili nell'articolo (opens new window). Si tratta di un edificio attivamente sostenibile, perché come vari altri (indicati nell'articolo) ha la capacità di ridurre la sua impronta di carbonio e migliorare l'ambiente circostante.

All About Photo Awards
L'amore di una bambina francese, Sandrine Hermand-Grisel, per la fotografia è alla base del premio All About Photo (opens new window) nato spontaneamente in rete e che quest'anno ha raccolto 6mila foto da 700 fotografi in 23 paesi diversi. Alcune sono incredibili.


Multimediologica

Sono stati finalmente rivalutati. Però bastava vedere un concerto degli Abba, come questo del 1979 a Wembley (opens new window), per capire che la loro musica non è plastica ma il frutto del lavoro di un quartetto di musicisti e compositori eccezionali.

Il valzer degli errori (opens new window) è una coreografia volutamente sbagliata. E bisogna essere bravi per riuscire a sbagliare nel modo giusto. Qui c'è una raccolta (opens new window) di variazioni ed esempi.

Footsteps (opens new window) è un breve documentario sul trio di artisti Foley e come si fanno a fare i suoni dei film. Questi abitano in mezzo al nulle a lavorano alla grande, sonorizzando qualsiasi cosa.

Multiplayer online con il GameBoy. Un hacker piuttosto bravo (il termine qui è usato in maniera filologicamente corretta) ha fatto il reverse engineering e decodificato i segnali del cavo di collegamento del GameBoy per farlo funzionare su Internet (opens new window). In pratica, il tipo connette a un client su un Raspberry Pi che poi si connette a un server di gioco online. Il GameBoy pensa di essere connesso come al solito a un altro GameBoy in locale e non sa nemmeno che esiste il server. C'è un cavetto personalizzato in lavorazione che presto verrà commercializzato, in modo che gli utenti non debbano distruggere i loro cavi di collegamento dei GameBoy. Nell'articolo (opens new window) è disponibile un video che mostra due tizi con i loro GameBoy che giocano a Tetris attraverso Internet.


Tsundokulogica

Cancellare e poi pensare. I libri di Elin Hilderbrand sono generalmente ambientati intorno all'isola di Nantucket. L'autrice ha appena pubblicato il suo ultimo romanzo, Golden Girl, in cui Vivian, madre di tre figli, viene uccisa in un incidente d'auto, ma le viene concesso di osservare la sua famiglia dall'Aldilà per un'ultima estate. Nel libro c'è un breve passaggio in cui a Vivian da bambina (quando veniva chiamata Vivi) viene offerta la possibilità di nascondersi nella soffitta di un'amica. "Mi stai suggerendo di nascondermi qui tutta l'estate?" chiede Vivi. 'Come, come Anna Frank?' Questo le fa ridere entrambi, ma è davvero divertente e Vivi è sul serio così lontana dal vero?" Il passaggio ha attirato l'attenzione di alcuni (opens new window), che si sono sentiti offesi. Elin Hilderbrand adesso chiede che il riferimento ad Anna Frank venga tagliato dal romanzo, dopo le accuse di “casual antisemitism (opens new window)”. L'autrice si è scusata pubblicamente sui social. La mia osservazione: in pratica, negli Usa stanno applicando il metodo della cancel culture a personaggi immaginari che fanno delle analogie stupide. Non vedo l'ora che qualcuno legga Madame Bovary.


Algoritmologica

Ingannare gli imbroglioni
Non copiate niente da questo articolo (opens new window) al vostro terminale. Siete stati avvertiti. Ecco cosa succede. Alcune persone cercano di indurre gli altri a eseguire comandi distruttivi nella shell "oscurandoli". L'articolo descrive un comando oscurato che attacca chiunque cerchi di eseguirlo. Solo le persone che hanno familiarità con questo attacco possono provare a decodificarlo: eseguirlo peraltro comporterebbe un rallentamento del loro sistema fino a costringerli al riavvio. Questo e gli altri esempi nell'articolo sono pericolosi, ripeto: non copiare e incollare nulla.

Non condividere
A quanto pare Amazon con Sidewalk ha fatto una mossa un po' sporca. La connessione dei suoi apparecchi (tipo gli smart speaker Echo) viene infatti condivisa per creare una rete che permetta di avere copertura il più possibile e aiutare a ritrovare le cose che si perdono: agganciata alla rete c'è infatti anche Tile, società che offre schedine per non perdere le chiavi (tipo le Apple AirTag). Tutto molto bello, ma se uno non vuole condividere la propria connessione? C'è un modo per fare opt-out, lo racconta questo servizio di Vox (opens new window). Io ho tolto il modem di Fastweb proprio per evitare che mi condividessero al rete a mia insaputa e filtrassero il mio traffico, figuriamoci se vorrei che i dispositivi smart di casa mia condividessero la rete con i vicini e con i tizi che passano in strada.

Motori molto economici
QuickWit (opens new window) è stata fondata con l'obiettivo di creare un nuovo tipo di motore di ricerca full-text che è dieci volte più efficiente in termini di costi su set di dati molto grandi. Questo articolo (opens new window) del blog aziendale mostra il team QuickWit mentre crea una soluzione completamente stateless, economica e facile da usare. Il motore risultante costa meno di mille dollari al mese per funzionare, con spazio per ridurre ulteriormente i costi. Il motore sarà reso open-source nei prossimi mesi.

Mettere SQLite su Github Pages
L'utilizzo di server backend privati per piccoli progetti che richiedono l'utilizzo di un database può diventare fastidioso. Ospitare un sito web statico è molto più semplice. Ci sono molte opzioni gratuite e affidabili e un sito di quel tipo può scalare senza alcuno sforzo. Questo articolo (opens new window) presenta uno strumento che consente ai siti web statici di utilizzare veri database SQL. È un motore di query SQLite completo e può utilizzare le funzioni SQLite JSON.

Coffee break
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Corso accelerato di Next.js
Mi arrendo, probabilmente se dovete studiare un linguaggio è arrivato il momento di pensare a Javascript. Ma quale? Next.js è un framework web di React che è capace di far funzionare app di grandi dimensioni. È dotato di rendering lato server, instradamento facile delle pagine, API per il routing, generazione di siti statici, implementazione veloce e TypeScript e Sass pronti all'uso: non sono richiesti pacchetti speciali. Questo articolo (opens new window) è una guida su come utilizzare Next.js per configurare una semplice app.

zx
Sempre Javascript. zx (opens new window) permette di scrivere script Bash usando JavaScript. Fornisce dei wrapper intorno a child_process, esegue l'escape degli argomenti e fornisce valori predefiniti ragionevoli. zx può importare da altri script, passare variabili di ambiente ed eseguire script remoti.


Ah, l'amour
Ah, l'amour ~ Foto © Antonio Dini

L'ultima bustina (di Minerva)

Esercitare i muscoli flessori del collo è il segreto per ridurre il dolore alla base della testa
Di solito non mi occupo di temi come questo (opens new window), però questa volta faccio una eccezione perché gli esercizi stanno aiutando anche me che, come potete immaginare e come l'archivio di questa newsletter può testimoniare (opens new window), ho passato due anni attaccato al computer. La chiave per alleviare la tensione nella parte superiore del corpo è far lavorare i muscoli flessori del collo. Sono muscoli spesso ignorati, che tuttavia se debitamente allenati migliorano la postura e riducono il dolore. Cinque esercizi facili facili (opens new window) per fare stretching.




I link non hanno alcuna affiliazione, puntano orgogliosamente solo all'oggetto culturale citato. Un giorno riuscirò a renderli non tracciati.



“A man must love a thing very much if he practices it without any hope of fame or money, but even practice it without any hope of doing it well. Such a man must love the toils of the work more than any other man can love the rewards of it”

– G.K. Chesterton


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