+

Le otto regole per scrivere di Vonnegut

Olivetti Lettera 22

L'autore di Mattatoio N.5 ha creato la lista più semplice e diretta per raccontare delle storie, ma la più interessante è quella della sua vita


(pubblicato il 12 novembre 2023)


Le otto regole per la scrittura di Kurt Vonnegut:

  1. Utilizzate il tempo di un perfetto sconosciuto in modo tale che non lo senta sprecato.

  2. Date al lettore almeno un personaggio per cui possa fare il tifo.

  3. Ogni personaggio deve desiderare qualcosa, anche solo un bicchiere d'acqua.

  4. Ogni frase deve fare una delle due cose: rivelare il personaggio o far progredire l'azione.

  5. Iniziare il più vicino possibile alla fine.

  6. Siate sadici. Per quanto dolci e innocenti siano i vostri protagonisti, fate in modo che gli accadano cose terribili, affinché il lettore possa vedere di che pasta sono fatti.

  7. Scrivete per piacere a una sola persona. Se, per così dire, aprite una finestra e fate l'amore con il mondo, la vostra storia si ammalerà di polmonite.

  8. Date ai vostri lettori quante più informazioni possibili e il prima possibile. Al diavolo la suspense. I lettori devono avere una comprensione così completa di ciò che sta accadendo, dove e perché, che potrebbero finire la storia da soli, se gli scarafaggi dovessero mangiare le ultime pagine.


Ok, ma chi era Kurt Vonnegut?

Scrittore satirico americano, nacque l'11 novembre 1922 e, come tanti altri della sua generazione, si ritrovò coinvolto nella seconda guerra mondiale.

Arruolato nell'esercito statunitense nel 1943, fu inizialmente addestrato come ingegnere meccanico, ma in seguito fu riassegnato come scout di fanteria. Venne catturato dalle truppe tedesche durante la battaglia delle Ardenne nel dicembre 1944. Come prigioniero di guerra, Vonnegut fu trasportato a Dresda, città della Germania orientale, dove fu rinchiuso in un macello convertito in prigione improvvisata.

La notte del 13 febbraio 1945, Dresda subì un devastante bombardamento alleato. Vonnegut e altri prigionieri si rifugiarono in una cella frigorifero sotterranea, che miracolosamente sopravvisse alla distruzione. Il giorno successivo, emergendo, vide una città ridotta a macerie, con stime che suggerivano che fossero state uccise circa 25 mila persone.

Questa terribile esperienza divenne la base del suo acclamato romanzo Mattatoio N.5, pubblicato nel 1969. Il dettaglio che conferisce un livello particolarmente toccante a questo episodio della vita di Vonnegut è che i prigionieri, compreso Vonnegut stesso, furono messi al lavoro dai tedeschi per recuperare i corpi sepolti tra le macerie vetrificate dal bombardamento, un'esperienza che si impresse indelebilmente nella sua psiche e nella sua opera.

È morto l'11 aprile del 2007, a 84 anni.